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Come si fa un lingotto perfetto?

Per i metalli non preziosi l’esigenza di conferire una forma di grandi barre o lingotti nasce per semplificarne stoccaggio, lavorabilità e trasporto. La situazione cambia per i metalli preziosi, ovvero Oro, Argento e platinoidi.

In questo ambito l’esigenza di conferire la forma di lingotto al metallo assume una valenza di carattere prevalentemente finanziario, essendo prodotti che fanno parte di un circuito internazionale di metallo da investimento.

I lingotti inseriti in questo circuito devono rispondere a requisiti assai rigidi e specifici, in particolare per la purezza del metallo, l’accuratezza del peso, la tracciabilità e, oggi più che mai, per l’aspetto estetico.

Di fatto, il medesimo lingotto da 1 kg di oro con purezza 24 carati (titolo teorico e rappresentato nel gergo dei raffinatori con il valore 999,9 riferito ai millesimi di oro fino presenti nel lingotto) avrà molta più “appetibilità” nel circuito finanziario, e quindi nel mercato, se si presenterà con un aspetto curato, senza difetti, eventualmente impacchettato e corredato di certificato che ne attesti le caratteristiche e la provenienza.

 

Cos’è un lingotto e come si produce?

Per lingotto si intende una barra di metallo, talvolta prezioso, ottenuto attraverso la colata del metallo fuso all’interno di apposito contenitore sagomato (lingottiera, solitamente in ghisa o grafite) oppure attraverso la fusione diretta del metallo all’interno di lingottiere in grafite utilizzando forni ad induzione con tecnologia avanzata.

Principalmente un lingotto può essere prodotto manualmente o con appositi macchinari che includono automazioni industriali per la cui produzione e messa a punto Tera Automation è leader mondiale.

Nella procedura manuale, lo sversamento del metallo fuso a cielo aperto all’interno dello stampo (o lingottiera) avviene in condizioni che influenzano il risultato finale, che sarà un lingotto esteticamente meno bello rispetto a quello che si può ottenere con i metodi meccanici: il casting e il minting.

Con il processo del casting il metallo prezioso è trasformato dalla sua forma originaria (grane, spugna, cristalli, ecc.) a quella di un lingotto dal peso variabile utilizzando un forno fusorio a tunnel. Il passaggio da uno stato all’altro avviene all’interno di una successione di “camere” disposte, per l’appunto, a tunnel con atmosfera controllata, dove il metallo si trasforma gradualmente, secondo parametri precisi stabiliti dall’operatore. Ne risultano dei lingotti senza imperfezioni, con i bordi leggermente arrotondati.

Il minting, noto anche come 'stampaggio’, consente, attraverso una successione di lavorazioni meccaniche eseguite con una pressa da coniatura su una lastra di metallo, di ottenere lingotti caratterizzati da forme ben definite, con contorni netti e squadrati.

Per un retaggio culturale, il sistema imperiale britannico a once troy è alla base delle unità di misura utilizzate per i lingotti. Un’oncia troy equivale a 31,10 grammi e il lingotto London Good Delivery 400 once equivale a un lingotto da 12,5 kg.

Le unità di misura dei lingotti sono:

  • 400 once, o London Good Delivery (12,5 kg)
  • 100 once, o Comex Good Delivery (3,125 kg)
  • Shangai Gold Exchange Good Delivery (3 kg)

È possibile che alcuni produttori utilizzino formati diversi da 2, 5 o 10 kg o basati sull’unità di misura asiatica del Tael (di forma particolare a ciambella o barchetta) o del Ten Tolas (116 gr).

 

Come ottenere lingotti senza imperfezioni: automazione industriale ed estetica del prodotto

I lingotti sono ormai gestiti alla stregua dei gioielli, dove l’aspetto estetico spesso prevarica il mero controvalore monetario della lega con la quale sono realizzati.

È facile intuire che con questi presupposti i lingotti in metallo prezioso, nei vari formati (da 1 grammo fino ad oltre 30 kg), realizzati con tecnologie produttive e macchine di alta qualità avranno sicuramente un maggiore successo nella filiera commerciale.

I lingotti prodotti con la metodica tradizionale, a “cielo aperto”, avranno infatti numerosi difetti a livello sia della forma che della superficie (spesso irregolare, caratterizzata dai difetti tipici della solidificazione non controllata, quali onde, avvallamenti ecc.), oltre che essere spesso non conformi in termine di peso del prodotto finito.

I lingotti realizzati in appositi forni ad induzione, in tunnel fusori in atmosfera inerte e con l’uso di lingottiere in grafite isostatica di alta qualità sono al contrario prodotti dal fascino ineguagliabile e con accuratezza di peso millesimale.

La chiave nella realizzazione di un lingotto “gioiello” risiede in due fattori chiave:

  • la qualità e la purezza del metallo utilizzato
  • il controllo totale della fase di passaggio del metallo fuso dallo stato liquido allo stato solido, ovvero la fase di “solidificazione”.

Grazie ad un particolare algoritmo applicato alla zona di solidificazione dei forni di fusione, infatti, le automazioni industriali Tera Automation per la produzione di lingotti in metallo prezioso riescono a gestire con precisione assoluta il ritiro del metallo, parametrizzando i valori adatti a ciascun formato e riproducendo la medesima condizione fisica per tutte le fusioni.

 

Questa è la chiave per produrre un lingotto perfetto, e nessuno meglio di Tera Automation può mettere a disposizione del mercato la tecnologia per ottenerlo.